Czeslaw Milosz – Una poesia da “Tre inverni”
TU FORTE NOTTE
.
Tu forte notte. Non giunge al tuo volto
vampa di labbra o di nuvole l’ombra.
Nei bui gironi del sonno t’ascolto
e risplendi come aurora che sorga.
Sei la notte. Giacendo nel tuo letto
seppi la sorte e il male futuro.
Scansato dal volgo, la fama a lato
e la musica come vetro schiacciato.
Forti i nemici e angusta la terra
e tu, o amata, fedele a lei rimani.
Ramoscello di sambuco sull’acqua,
spinto dal vento da ignoti pantani.
Saggezza immensa, bontà non di donna
nelle tue fragili mani, o Mortale.
In fronte il chiarore del sapere:
plenilunio nascosto, non sbocciato.
.
Vilna, 1934
…
Czeslaw Milosz, Poesie (Adelphi 1983)
Czeslaw Milosz (Szetejni, Lituania, 1911 – Cracovia 2004), poeta e scrittore polacco [Premio Nobel per la letteratura nel 1980]. Dopo essere stato addetto culturale all’ambasciata polacca a Washington e a Parigi nel 1951, chiese asilo politico in Francia. Trasferitosi negli Stati Uniti, ha insegnato letteratura polacca a Berkeley. Nel 1980 ha ottenuto il Premio Nobel per la Letteratura. Tra le opere, le raccolte “Poema del tempo impietrito” (1933) e “Tre inverni” (1936), “Salvezza” (1946), che raccoglie tutta la produzione del periodo di guerra, “Luce del giorno ” (1953), “Città senza nome” (1969), “Dove sorge e dove tramonta il sole” (1974). Ha scritto anche un romanzo, “La presa del potere” (1953) e alcuni saggi tra cui “La mente prigioniera” (1953), “Europa familiare” (1959), “Visioni sulla baia di San Francisco” (1969), “L’immortalità dell’arte” (1979).
Da Enciclopedia della Letteratura, Garzanti, 2003
La biografia completa Qui: https://www.treccani.it/enciclopedia/czeslaw-milosz/