POETI

Antonia Pozzi – una poesia. La prefigurazione della morte

FUNERALE SENZA TRISTEZZA

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Questo non è esser morti,
questo è tornare
al paese, alla culla:
chiaro è il giorno
come il sorriso di una madre
che aspettava.
Campi brinati, alberi d’argento, crisantemi
biondi: le bimbe
vestite di bianco,
col velo color della brina,
la voce colore dell’acqua
ancora viva
fra terrose prode.


Le fiammelle dei ceri, naufragate
nello splendore del mattino,
dicono quel che sia
questo vanire
delle terrene cose
– dolce –
questo tornare degli umani,
per aerei ponti
di cielo,
per candide creste di monti
sognati,
all’altra riva, ai prati
del sole.

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3 dicembre 1934

Antonia Pozzi, Poesie, lettere e altri scritti. A cura e con un racconto biografico (In riva alla vita) di Alessandra Cenni (Mondadori, 2021)

Antonia Pozzi (Milano, 1912-1938). Di famiglia borghese, dai vivaci e molteplici interessi culturali, scrisse versi fin dall’adolescenza. Amica di Vittorio Sereni, Remo Cantoni, Dino Formaggio, si laureò con Antonio Banfi. Morì suicida a ventisei anni. La sua opera è stata pubblicata postuma.

La biografia completa Qui: https://www.treccani.it/enciclopedia/antonia-pozzi_(Dizionario-Biografico)/

lavora in biblioteca. Terminati gli studi in Giurisprudenza e in Teologia ha continuato ad approfondire i contenuti di alcune correnti spirituali d’oriente e d’occidente, ampliando, allo stesso tempo, la sua ricerca poetica. Nel corso degli ultimi anni suoi contributi, sulla poesia e la parola, sono stati pubblicati da Fara Editore e dalle Edizioni CFR. É stato condirettore della collana di scrittura, musica e immagine “La pupilla di Baudelaire” della casa editrice Le loup des steppes. In poesia ha pubblicato Legni (Ladolfi Editore, 2014 - Premio “Oreste Pelagatti” 2015), il libro d'arte Borgo San Giovanni (Fiori di Torchio, Seregn de la memoria, 2018). Al di qua di noi (Arcipelago itaca Edizioni, 2023) è la sua ultima raccolta.