Bartolo Cattafi – Le prime poesie
1943-45
.
NOVEMBRE
Le mosche mature
cadono a gambe in aria
quando viene il pettirosso
e i morti si accendono
davanti ai piedi
piccole fiamme per un giorno
.
LE ROTTE BIANCHE
(Il vento è mite
dove nasce)
Andremo sulle vergini onde
butteremo i rimpianti
le tristi zavorre
seguiremo le rotte bianche
d’un albatro
.
INNANZI A TE
Nudo sono innanzi a Te
un filo di paglia
mi può trafiggere
…
Bartolo Cattafi, Poesie 1943-1979. A cura di Vincenzo Leotta e Giovanni Raboni (Mondadori 1990)
Biografia da Enciclopedia Treccani online
Bartolo Cattafi (Barcellona, Messina, 1922 – Miano 1979). Problemi esistenziali e sensibilità di diarista fanno della sua lirica, non aliena dal gioco intellettualistico e da una simbologia metafisica, una importante testimonianza della poesia italiana del secondo dopoguerra. Si ricordano: Nel centro della mano (1951), Partenza da Greenwich (1954), Le mosche del meriggio (1959), Qualcosa di preciso (1961), L’osso, l’anima (1964), L’aria secca del fuoco (1972), La discesa al trono (1975), Marzo e le sue idi (1977), L’allodola ottobrina (1979), Oltre l’omega (post., 1980), Chiromanzia d’inverno (post., 1983). Nel 2019 la sua intera produzione poetica è stata raccolta nel volume Tutte le poesie, a cura di D. Bertelli.
La biografia completa Qui: https://www.treccani.it/enciclopedia/bartolo-cattafi/
Il Sito ufficiale di Bartolo Cattafi Qui: https://bartolocattafi.it/