POETI

Anna Achmatova – una poesia da Requiem


Dedica

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Davanti a questa pena s’incurvano i monti,
Non scorre il grande fiume,
Ma tenaci sono i chiavistelli del carcere,
E dietro ad essi le « tane dell’ergastolo » ‘
E una mortale angoscia.
Per chi spiri il vento fresco,
Per chi sia delizia il tramonto,
Noi non sappiamo, siamo ovunque le stesse,
Sentiamo solo l’odioso strider delle chiavi
E i passi pesanti dei soldati.
Ci si alzava come a una messa mattutina,
Si andava per la capitale abbandonata,
Là ci s’incontrava, più inanimate dei morti,
il sole più in basso e più nebbiosa la Neva,
Ma la speranza canta sempre di lontano.
La condanna… E subito sgorgano le lagrime,
Ormai divisa da tutti,
Come se con dolore la vita dal cuore le strappassero,
Come se con rozzezza la rovesciassero indietro,
Ma cammina… Barcolla… Sola…
Dove sono ora le amiche occasionali
Di questi due miei anni maledetti?
Che appare loro nella bufera siberiana,
Che balugina nel disco lunare?
A loro invio il mio saluto d’addio.

Marzo 1940

Anna Achmàtova, Poema senza eroe e altre poesie (Einaudi 1995)

traduzione di Carlo Riccio

Anna Achmàtova, poetessa russo-sovietica (Bol’soj Fontan, 23 giugno 1889 – Mosca, 5 marzo 1966). Negli anni Trenta l’A. tacque come poetessa, dedicandosi a traduzioni e ai suoi studi su Puškin. La sua voce si fece riudire col ciclo Veter vojny (“Vento di guerra”), poesie scritte tra il 1941 e il 1945, di sofferta e commossa partecipazione alla tragedia del suo paese; ma nel 1947, attaccata assieme a Zoščenko da A. Ždanov, venne nuovamente emarginata dalla vita culturale sovietica. Poco a poco, a partire dal 1958 (anno dell’edizione d’un’esigua scelta dei suoi Versi), il nome dell’A. s’impose come uno dei massimi fenomeni nella poesia russa del Novecento.

Biografia – da Enciclopedia Treccani online 

La biografia completa qui: https://www.treccani.it/enciclopedia/anna-andreevna-achmatova_(Enciclopedia-Italiana)/

lavora in biblioteca. Terminati gli studi in Giurisprudenza e in Teologia ha continuato ad approfondire i contenuti di alcune correnti spirituali d’oriente e d’occidente, ampliando, allo stesso tempo, la sua ricerca poetica. Nel corso degli ultimi anni suoi contributi, sulla poesia e la parola, sono stati pubblicati da Fara Editore e dalle Edizioni CFR. É stato condirettore della collana di scrittura, musica e immagine “La pupilla di Baudelaire” della casa editrice Le loup des steppes. In poesia ha pubblicato Legni (Ladolfi Editore, 2014 - Premio “Oreste Pelagatti” 2015), il libro d'arte Borgo San Giovanni (Fiori di Torchio, Seregn de la memoria, 2018). Al di qua di noi (Arcipelago itaca Edizioni, 2023) è la sua ultima raccolta.

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