POETI

Zbigniew Herbert – una poesia da “L’epilogo della tempesta”

Un cuore piccolo

A Jan Józef Szczepański

.

il proiettile che ho sparato
durante la grande guerra
ha fatto il giro del globo
e mi ha colpito alle spalle


nel momento meno opportuno
quand’ero ormai sicuro
di aver dimenticato tutto
le sue – le mie colpe


eppure come gli altri
volevo cancellare dalla memoria
i volti dell’odio


la storia mi confortava
io combattevo la violenza
e il Libro diceva
– era lui Caino


tanti anni paziente
tanti anni inutilmente
ho pulito con l’acqua della pietà
la fuliggine il sangue le offese
perché la nobile bellezza
il fascino dell’esistenza
e forse persino il bene
dimorassero in me


eppure come tutti
desideravo tornare
alla baia dell’infanzia
al paese dell’innocenza


il proiettile che ho sparato
da una piccolo calibro
nonostante le leggi di gravitazione
ha fatto il giro del globo


e mi ha colpito alle spalle
come volesse dirmi
che niente a nessuno
sarà perdonato


e così adesso siedo solitario
sul tronco di un albero tagliato
nel centro stesso
della battaglia dimenticata


io ragno grigio intesso
riflessioni amare


su una memoria troppo grande
su un cuore troppo piccolo

Zbigniew Herbert, L’epilogo della tempesta. Poesie 1990-1998 e altri versi inediti. A cura di Francesca Fornari (Adelphi 2016)

Zbigniew Herbert, poeta, saggista e drammaturgo polacco (Leopoli 1924 – Varsavia 1998). Una delle maggiori figure della poesia del secondo Novecento, cosciente dell’impossibilità di riproporre meccanicamente temi che si richiamino in modo astratto la classicità, H. non rinuncia a proclamare l’esistenza e il valore del bello coniugato al vero, fedele a una scala di valori ispirati al neoplatonismo professato dal suo maestro Elzenberg. Il suo classicismo è una concezione del mondo, che non si oppone formalmente all’avanguardismo, giacché il verso di H. si collega proprio alle soluzioni innovatrici dell’avanguardia del dopoguerra, senza rinunciare a una rielaborazione della tradizione versificatoria della classicità. Attivo fino agli ultimi anni della sua vita, curò nel 1998 l’antologia delle proprie poesie 86 wierszy (“86 poesie”).

Da Enciclopedia Treccani online

La biografia completa Qui: https://www.treccani.it/enciclopedia/zbigniew-herbert/

lavora in biblioteca. Terminati gli studi in Giurisprudenza e in Teologia ha continuato ad approfondire i contenuti di alcune correnti spirituali d’oriente e d’occidente, ampliando, allo stesso tempo, la sua ricerca poetica. Nel corso degli ultimi anni suoi contributi, sulla poesia e la parola, sono stati pubblicati da Fara Editore e dalle Edizioni CFR. É stato condirettore della collana di scrittura, musica e immagine “La pupilla di Baudelaire” della casa editrice Le loup des steppes. In poesia ha pubblicato Legni (Ladolfi Editore, 2014 - Premio “Oreste Pelagatti” 2015), il libro d'arte Borgo San Giovanni (Fiori di Torchio, Seregn de la memoria, 2018). Al di qua di noi (Arcipelago itaca Edizioni, 2023) è la sua ultima raccolta.

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