Seamus Heaney – una poesia da “Una porta sul buio”
LA PENISOLA
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Quando non hai più niente da dire, guida
per un giorno intorno alla penisola.
Il cielo è alto come su una pista di decollo,
la terra non ha segnali: non c’è arrivo
ma un attraversamento, pur sempre sfiorando l’approdo.
A sera gli orizzonti si bevono il mare e i colli,
il campo arato ingoia la facciata sbiancata a calce
e sei di nuovo al buio. Ricorda, adesso,
il litorale invetriato e il ceppo controluce,
lo scoglio dove i frangenti si sbrindellavano in stracci,
gli uccelli sospesi sui lunghi trampoli,
isole galoppanti nella nebbia verso il largo,
e torna a casa, ancora con niente da dire,
tranne che ora decifrerai ogni paesaggio
con questo: cose fondate sulla propria forma e basta,
acqua e terra ai loro estremi.
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[R.M.]
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Seamus Heaney, Poesie, scelte e raccolte dall’autore. A cura di Marco Sonzogni Traduzioni di Massimo Bacigalupo, Luca Guerneri, Gabriella Morisco, Roberto Mussapi, Anthony Oldcorn, Francesca Romana Paci, Gilberto Sacerdoti, Marco Sonzogni (Mondadori, 2023)
poesia contenuta nella raccolta Una porta sul buio (1969) Traduzione di Roberto Mussapi,
foto di Dino Ignani
Seamus Heaney, premio Nobel per la Letteratura nel 1995, Seamus Heaney (1939-2013) è nato nella contea nord irlandese di Derry. Dal 1976 ha insegnato letteratura inglese al Carysfort College di Dublino. Nel 1984 è stato nominato “Boylston Professor of Rhetoric and Oratory” presso la Harvard University. Tra il 1989 e il 1994 ha ricoperto la cattedra di poesia a Oxford. A partire dalla raccolta d’esordio, Morte di un naturalista (1966), ha pubblicato numerosi titoli di poesia. Tra i libri più importanti: Una porta sul buio (1969), Nord (1975), Station Island (1984), La lanterna di biancospino (1987), Vedere le cose (1991), La livella e lo spirito (1996), Luce elettrica (2001), District e Circle (2006), Catena umana (2010). I suoi saggi critici e brani autobiografici sono raccolti in tre volumi dal titolo Attenzioni (1980), Il governo della lingua (1988) e La riparazione della poesia (1995). Nel 2022 è stato pubblicato da Faber il suo imponente quaderno di traduzioni.