Vladimir Majakovskij – una poesia: “Mattino”
MATTINO
.
Torva la pioggia guardo di traverso.
E oltre
la grata
dell’esatto pensiero metallico dei cavi —
una trapunta.
E su
lei
delle stelle sorgenti
leggieri calcarono i piedi.
Ma l’agonia
dei lampioni,
zar
in corone a gas,
all’occhio
fa piu doloroso
il bellicoso bouquet di prostitute da viale.
E bieco
e degli scherzi
il riso a colpi di becco —
da gialle
rose venefiche
e sorto
a zigzag.
Oltre il baccano
e l’orrore
gettare un’occhiata
all’occhio e gradito:
lo schiavo
di croci
dolentemente-con-calma-indifferenti,
le tombe
delle case
di tolleranza
l’oriente ha buttato in un unico vaso ardente.
[1912]
…
Vladimir V. Majakovskij, Poesie, a cura di Guido Carpi (Rizzoli, 2014)
Vladimir Vladimirovič Majakovskij, poeta, autore drammatico e pittore russo, nato nel villaggio di Bagdad (ora Majakovskij), in Georgia, il 7 luglio 1893, e morto suicida a Mosca il 14 aprile 1930. Grande innovatore, esercitò enorme influenza sui movimenti artistici russi d’avanguardia. Militante nel partito bolscevico, fu inizialmente pittore e fece parte del gruppo dei cubofuturisti; nel 1923 organizzò il LEF (Leuyj Front iskusstv “Fronte di sinistra delle arti”). Tra le opere: i poemi Oblako v štanach (“La nuvola in calzoni”) e Flejta-pozvonočnik (“ll flauto di vertebre”), entrambi del 1915; la commedia Misterija-Buff (“Mistero buffo”, 1917), sulle vicende della Rivoluzione russa; il poema Vladimir Il´ič Lenin (1924).
da Enciclopedia Treccani
la biografia completa Qui: https://www.treccani.it/enciclopedia/vladimir-vladimirovic-majakovskij/