Marco Amendolara – una poesia da “Il corpo e l’orto”
breve tempus.
Gridano breve tempus, con inflessione
dialettale i passeri, esotica
i canarini, verde e grigia
le piante;
cruda grottesca gli animali
della terra.
Come se il destino
dicesse “gli altri,
li salviamo”:
sono io a morire, io,
anche sperando
che non avverrà mai.
Breve tempus, li imito,
e già le labbra svaniscono,
le ossa squarciano la carne
ed emergono alla luce.
Ti cercavo implacabilmente,
L’avrei fatto anche
se non fossi esistito.
Invece il mondo è la Tua
lettera rubata:
sei talmente manifesto,
che gli sguardi
non Ti indovinano.
…
Marco Amendolara, Il corpo e l’orto, poesie 2005-2008. Postfazione di Renzo Paris (La Vita Felice, 2014)
Marco Amendolara, nasce a Salerno il 17 ottobre 1968, dove muore suicida il 16 luglio 2008. Poeta, critico letterario e d’arte, traduttore di poesia latina. Laureato in Filosofia e in Lettere moderne, ha svolto un’intensa attività pubblicistica, collaborando a vari periodici e quotidiani, tra i quali «Il giornale d’Italia», «Il Mattino», «Caffè Michelangiolo», «L’area di Broca», «Frontiera immaginifica».
La biografia completa Qui: https://www.lavitafelice.it/autore-marco-amendolara-131913.html