POETI

Davide Maria Turoldo – Quarta notte

O Qohelet

.

Parmi ora capire ragione, Qohelet,

perché mai ti spingi oltre il sole:

Ragione appunto qui t’incatena,

primo Empirico di tutta la terra.

.

Di fede tu parli solo perché

rispettoso dei «piccoli»? Timore

d’essere radiato dal popolo

ti fa guardingo.

.

No, è senza vocali per te

il Tetragramma di fuoco:

oltre il sole non c’è nessuno!

.

Ti basti, a tua salvezza, l’alibi

dell’«ha-Elohim» delle genti,

essenza del suo stesso universo,

                                              o Qohelet.

Davide Maria Turoldo, da Ultime poesie – 1991-1992 (Garzanti 1999)

Davide Maria Turoldo, poeta e pubblicista (Coderno, Sedegliano, 1916 – Milano 1992). Prete dell’ordine dei Servi di Maria, partecipò alla Resistenza, e a quel periodo risalgono le sue prime poesie che videro la luce nella rivista clandestina L’uomo. Già la sua prima raccolta di versi, Io non ho mani (1948), rivela i tratti essenziali della sua poesia, mossa da un forte impegno morale, da un’esigenza di fraternità che affronta, talvolta nei toni caldi della protesta, i problemi della condizione umana. Tra le raccolte successive: Udii una voce (1952); Gli occhi miei lo vedranno (1955); Se tu non riappari (1963). Nel 1976 pubblicò Il sesto angelo. Poesie scelte prima e dopo il 1968 e Fine dell’uomo?. Alla raccolta complessiva Lo scandalo della speranza (2 voll., 1984) seguirono Canti ultimi (1991) e Mie notti con Qohelet (1992). La sua multiforme attività letteraria si è esplicata anche nella saggistica, nel teatro (La passione di san Lorenzo, 1961), nella meditazione religiosa, nella traduzione di testi biblici.

Biografia dalla Ecciclopedia Treccani Online

La biografia più estesa Qui: https://www.treccani.it/enciclopedia/david-maria-turoldo_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Il sito ufficiale del Centro Studi Turoldo Qui: https://www.centrostudituroldo.it/biografia/

lavora in biblioteca. Terminati gli studi in Giurisprudenza e in Teologia ha continuato ad approfondire i contenuti di alcune correnti spirituali d’oriente e d’occidente, ampliando, allo stesso tempo, la sua ricerca poetica. Nel corso degli ultimi anni suoi contributi, sulla poesia e la parola, sono stati pubblicati da Fara Editore e dalle Edizioni CFR. É stato condirettore della collana di scrittura, musica e immagine “La pupilla di Baudelaire” della casa editrice Le loup des steppes. In poesia ha pubblicato Legni (Ladolfi Editore, 2014 - Premio “Oreste Pelagatti” 2015), il libro d'arte Borgo San Giovanni (Fiori di Torchio, Seregn de la memoria, 2018). Al di qua di noi (Arcipelago itaca Edizioni, 2023) è la sua ultima raccolta.

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