POETI

Georg Trakl – una poesia da Il canto dell’esule

Primavera dell’anima     

(p. t.)

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Un improvviso grido nel sonno; attraverso neri vicoli tese folate
di vento,
L’azzurro della primavera dà un cenno nella trama dei rami che

si spezzano, Purpurea rugiada notturna e si spengono intorno le stelle.

S’increpuscola di verdognolo il fiume, d’argento gli antichi viali

E le torri della citta. O mite ebbrezza
Nella barca che scivola via e gli oscuri richiami del merlo
Nei giardini d’ingenuità. Ma già si allevia il roseo velo.

Maestose scrosciano le acque. Oh, le umide ombre del prato,
L’animale che si muove lentamente; l’intreccio, verdeggiante, dei
rami fioriti
Tocca la fronte cristallina; scintillante dondolio di una barca.
Lieve risuona il sole fra le nuvole rosa, sulla collina.
Grande è la silente fermezza del bosco di abeti, le gravi ombre
sul fiume.


Purezza! Purezza! Dove sono i terribili sentieri della morte,
Del grigio tacere di pietra? Dove sono le rupi della notte
E le ombre senza pace? Raggiante abisso di sole.

Sorella – oh – trovarti nel solitario chiaro
Del bosco ed era mezzogiorno e grande il tacere dell’animale;
Bianca sotto una ferina quercia, ed ecco fiorı, argentea, la spina.

Vigoroso morire e, nel cuore, la fiamma che canta.

Più oscure scorrono intorno le acque fra i nitidi giochi dei pesci.
Ore del lutto, tacita occhiata del sole;
Ecco: l’anima e un’indole estranea sulla terra. Sacrigenamente

s’increpuscola Azzurrità sopra il bosco colpito e squilla
A lungo, nel villaggio, un’oscura campana; scorta pacifica.
Fermo, silente fiorisce il mirto sulle bianche palpebre del morto.

Lievi risuonano le acque nel pomeriggio che affonda,
E in fiore verdeggia più scura la ferina selva sulla riva, gioia nel
roseo vento;
Il mite canto del fratello sulla collina della sera.

Georg Trakl, da Il canto dell’esule (Christian Marinotti Edizioni 2003)

Traduzione di Gino Zaccaria – la traduzione delle poesie è stata eseguita sul primo dei tre volumi dei Gesammelte Werke  – volume che riprende l’edizione curata da Karl Rock e pubblicata nel 1917 dall’editore Kurt Wolff di Lipsia.

Georg Trakl (Salisburgo 1887 – Cracovia 1914). Dapprima influenzato da Baudelaire e dai simbolisti, T. trovò ben presto una propria via autonoma che anticipa molti degli esiti più significativi della poesia novecentesca, a partire dall’espressionismo. Pubblicò nel 1913 un volume di Gedichte, ma grossa parte della sua produzione è stata pubblicata postuma.

VITA E OPERE

Interrotti gli studi liceali, si diplomò farmacista (1910), esercitando poi solo saltuariamente; in questi anni, dopo alcuni tentativi drammatici andati perduti, coltivò la propria vocazione letteraria collaborando alla rivista Die Brenner e pubblicando il volume di versi, Gedichte. Allo scoppio della prima guerra mondiale fu inquadrato in un’unità ospedaliera da campo, ma quando, di fronte agli orrori e alle sofferenze cui assisteva, tentò il suicidio, fu internato in un ospedale militare, dove morì, probabilmente suicida, per un’intossicazione da stupefacenti (ai quali era dedito sin dagli anni del liceo). Nel 1915 uscì un’altra raccolta che T. aveva preparato per la pubblicazione, Sebastian in Traum. Dai suoi versi visionari e lacerati promana uno sconsolato senso di solitudine, di decadenza, di estraneità, in un alternarsi di oscuri sentimenti di colpa (spesso legati all’immagine della sorella Margarete, per la quale T. nutriva un affetto forse incestuoso) e di speranze di redenzione. Già ammirata da K. Kraus, da R. M. Rilke e da L. Wittgenstein, la lirica di T. è stata oggetto di una progressiva rivalutazione, nella quale non poca parte hanno avuto le interpretazioni di M. Heidegger. Postume, oltre a varie raccolte (Der Herbst des Einsamen, 1920; Gesang des Abgeschiedenen, 1933; Aus goldenem Kelch, 1939; Offenbarung und Untergang, 1947; Helian, 1963) sono state pubblicate alcune edizioni complessive (Gesammelte Werke, 4 voll., 1956; Das gesamte Werk einschliesslich der Briefe, 2 voll., 1969; Das dichterische Werk, 1972); tra le edizioni italiane si ricordano Poesie (1949) e Le poesie (1983).

Biografia – dal Dizionario Biografico Treccani:

https://www.treccani.it/enciclopedia/elenco-opere/Dizionario_Biografico

lavora in biblioteca. Terminati gli studi in Giurisprudenza e in Teologia ha continuato ad approfondire i contenuti di alcune correnti spirituali d’oriente e d’occidente, ampliando, allo stesso tempo, la sua ricerca poetica. Nel corso degli ultimi anni suoi contributi, sulla poesia e la parola, sono stati pubblicati da Fara Editore e dalle Edizioni CFR. É stato condirettore della collana di scrittura, musica e immagine “La pupilla di Baudelaire” della casa editrice Le loup des steppes. In poesia ha pubblicato Legni (Ladolfi Editore, 2014 - Premio “Oreste Pelagatti” 2015), il libro d'arte Borgo San Giovanni (Fiori di Torchio, Seregn de la memoria, 2018). Al di qua di noi (Arcipelago itaca Edizioni, 2023) è la sua ultima raccolta.