OLTRE

Dante – Inno di san Bernardo a Maria. Una preghiera

CANTO XXXIII

Decimo Cielo, Empireo

Inno e preghiera di san Bernardo a Maria, perché procuri a Dante la grazia di veder Dio

«Vergine madre, figlia del tuo figlio,

umile e alta più che creatura,

termine fisso d’eterno consiglio;

tu se’ colei che l’umana natura

nobilitasti sì, che ’l suo fattore

non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l’amore

per lo cui caldo ne l’eterna pace

così è germinato questo fiore.

Qui se’ a noi meridiana face

di caritate, e giuso intra i mortali

se’ di speranza fontana vivace.

Donna, se’ tanto grande e tanto vali,

che qual vuol grazia ed a te non ricorre,

sua disianza vuol volar sanz’ali.

La tua benignità non pur soccorre

a chi domanda, ma molte fiate

liberamente al domandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,

in te magnificenza, in te s’aduna

quantunque in creatura è di bontate.

Or questi, che da l’infima lacuna

de l’universo infin qui ha vedute

le vite spiritali ad una ad una,

supplica a te, per grazia, di virtute

tanto che possa con gli occhi levarsi

più alto verso l’ultima salute.

E io, che mai per mio veder non arsi

più ch’io fo per lo suo, tutti miei prieghi

ti porgo, e priego che non sieno scarsi,

perché tu ogni nube li disleghi

di sua mortalità coi prieghi tuoi,

sì che ’l sommo piacer li si dispieghi.

Ancor ti priego, regina, che puoi

ciò che tu vuoli, che conservi sani,

dopo tanto veder, gli affetti suoi.

Vinca tua guardia i movimenti umani!

Vedi Beatrice con quanti beati

per li miei prieghi ti chiudon le mani!»

Dante Alighieri, La Divina Commedia (UTET 2013), a cura di Siro A. Chimenz

Immagine in evidenza:

Artista: Domenico di Michelino(1417–1491) – Da Alesso Baldovinetti  (1425–1499)

Titolo: La Divina Commedia di Dante – dipinto 1465 (olio su tela)

Ubicazione attuale: cattedrale di Santa Maria del Fiore (Firenze)

Opera di pubblico dominio

Fonte fotografo: http://EN.allpaintingsstore.com/FamousPaintingsStore.nsf/A?Open&A=8XZDH9

lavora in biblioteca. Terminati gli studi in Giurisprudenza e in Teologia ha continuato ad approfondire i contenuti di alcune correnti spirituali d’oriente e d’occidente, ampliando, allo stesso tempo, la sua ricerca poetica. Nel corso degli ultimi anni suoi contributi, sulla poesia e la parola, sono stati pubblicati da Fara Editore e dalle Edizioni CFR. É stato condirettore della collana di scrittura, musica e immagine “La pupilla di Baudelaire” della casa editrice Le loup des steppes. In poesia ha pubblicato Legni (Ladolfi Editore, 2014 - Premio “Oreste Pelagatti” 2015), il libro d'arte Borgo San Giovanni (Fiori di Torchio, Seregn de la memoria, 2018). Al di qua di noi (Arcipelago itaca Edizioni, 2023) è la sua ultima raccolta.

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