POETI

Si oscura la vista – di Arsenij Tarkovskij

Si oscura la vista
La mia forza sono due occulti dardi adamantini,
Si confonde l’udito per il tuono lontano
della casa paterna che respira
dei duri muscoli i gambi si infiacchiscono,
come bovi canuti all’aratura
e non più quando è notte alle mie spalle splendono due ali


.

nella festa, candela, mi sono consumato           
all’alba raccogliete la mia disciolta cera
e, lì, leggete chi piangere, di cosa andar superbi
come, donando l’ultima porzione di letizia:
morire in levità
e al riparo d’un tetto di fortuna,
accendersi postumi
come una parola.

ARSENIJ TARKOVSKIJ, da Giornata d’inverno (1971-79) Titolo originale in russo: [Zimnij Den’]

Arsenij Aleksandrovič Tarkovskij – Poeta russo (Elizavetgrad 1907 – Mosca 1989). Nelle sue liriche (Pered snegom “Dinanzi alla neve”, 1962; Vestnik “Il messaggero”, 1969; Stichotvorenija “Versi”, 1974; Volšebnye gory “Montagne magiche”, 1978; Zimnij den´ “Un giorno d’inverno”, 1980) unì nobiltà e modernità di ispirazione a classicità di forme. Fu anche apprezzato traduttore da varie letterature orientali.

Biografia – dal Dizionario Biografico Treccani:

https://www.treccani.it/enciclopedia/elenco-opere/Dizionario_Biografico

lavora in biblioteca. Terminati gli studi in Giurisprudenza e in Teologia ha continuato ad approfondire i contenuti di alcune correnti spirituali d’oriente e d’occidente, ampliando, allo stesso tempo, la sua ricerca poetica. Nel corso degli ultimi anni suoi contributi, sulla poesia e la parola, sono stati pubblicati da Fara Editore e dalle Edizioni CFR. É stato condirettore della collana di scrittura, musica e immagine “La pupilla di Baudelaire” della casa editrice Le loup des steppes. In poesia ha pubblicato Legni (Ladolfi Editore, 2014 - Premio “Oreste Pelagatti” 2015), il libro d'arte Borgo San Giovanni (Fiori di Torchio, Seregn de la memoria, 2018). Al di qua di noi (Arcipelago itaca Edizioni, 2023) è la sua ultima raccolta.

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