Pier Luigi Bacchini – una poesia da “Distanze fioriture”
LA DISSONANZA
.
Ho considerato la mia natura fraterna coi sassi
con gli strati sotterranei vanamente
conservatori di ricchezza e fraterna
con la moltitudine vegetale
e animale, e benché con tutte queste famiglie
sia imparentato ho sentito come la nota
della mia morte (della mia, la mia
morte) sia stonata
fra le sonorità di tutti i ritmi
delle infinitesime cose e delle infinite.
Allora mentre strappavo dalle parti più sensibili
dei muscoli il lavoro, ho abbandonato dolorosamente
molti piaceri e in questa natura
ridicola di mammifero, tra le incresciose stimolazioni
ho pensato alla mia sopravvivenza.
Ma il pensiero l’afferma e la esclude.
Allora ho desiderato essere niente
piuttosto che non conoscere. Ma appariscimi
con la serenità di un mattino
quando si vive con se stessi
e ogni cosa ha la semplicità
d’una visibile causa e dell’effetto.
…
Pier Luigi Bacchini, Poesie 1954-2013, a cura di Alberto Bertoni, bibliografia a cura di Camillo Bacchini (Mondadori, 2013)
poesia da Distanze fioriture, 1981
Pierluigi Bacchini, poeta italiano (Parma 1927 – Medesano 2014). Dopo aver interrotto gli studi di medicina che aveva intrapreso e aver lavorato per un’azienda farmaceutica, ha esordito nel 1954 con la raccolta di poesie Dal silenzio d’un nulla. Nelle sue opere B. indaga spesso il mondo naturale: Canti familiari (1968), Distanze fioriture (1981), Visi e foglie (1993, Premio Viareggio) e Scritture vegetali (1999). Nel 2003 ha pubblicato Cerchi d’acqua, in cui si misura con la brevità della poesia giapponese, a cui hanno fatto seguito le raccolte: Contemplazioni meccaniche e pneumatiche (2005) e Canti territoriali (2009).
da Enciclopedia Treccani online
la biografia completa Qui: https://www.treccani.it/enciclopedia/pier-luigi-bacchini_(Lessico-del-XXI-Secolo)/