Paul Klee – da “Poesie”. L’icona del mondo
INCIPIT
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Nell’aldiqua sono inafferrabile.
Abito bene con i morti
come con i non nati. Sono
più vicino al cuore della creazione.
Eppure non abbastanza.
Sono calore o gelo? Al di là
di ogni fervore questo è inspiegabile.
Alla distanza sono il più devoto.
Nell’aldiqua talvolta sadicamente felice.
Sono solo sfumature di quella cosa.
Sono poco devoti per vedere,
si irritano appena, preti e farisei.
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[1920]
…
Paul Klee, Poesie, a cura di Giorgio Manacorda. Traduzione di Ursula Bavaj e Giorgio Manacorda (Abscondita 2000)
Biografia da Enciclopedia Treccani online
Pau Klee, artista tedesco (Münchenbuchsee, Berna, 1879 – Locarno 1940), tra i maggiori della prima metà del 20° sec., nel 1911 conobbe A. Macke, F. Marc e V.V. Kandinskij ed entrò in contatto con il gruppo Blaue Reiter. Nel 1912 frequentò a Parigi P. Picasso, G. Apollinaire, R. e S. Delaunay, che influenzarono la sua attività successiva. I suoi inizi da disegnatore e incisore e una ferrea disciplina lo condussero ad approfondire le possibilità espressive della linea intesa come “elemento figurativo indipendente” e pur capace di seguire la sua “improvvisazione psichica”, realizzando quel caratteristico “gusto per il bizzarro” nato dall’esigenza di spingere al limite di rottura il dato naturalistico per riscoprirne i nessi e i rapporti più intimi. Le analogie notate nell’opera di K. con il disegno infantile o primitivo non sono che il risultato di questa penetrazione acuta nelle cose; l’arte è “non rendere il visibile, ma rendere visibile”.
La biografia completa Qui: https://www.treccani.it/enciclopedia/paul-klee/