Dario Bellezza – una poesia da “L’avversario”
III
ROMA 1989
.
È avventizio il mio essere reale.
Sleale è insistere su chi sono io.
II punto di partenza è scontato –
l’arrivo è certo nello stato
attuale: morte come sostanza
o strato finale di un cuore malato.
Oh, vorrei rinascere, ritornare indietro
ma non posso. Troppo ho peccato
di peccati non miei, attribuiti
a posteri, mancati inganni.
Cerco amori nuovi, violente sere.
Perdono chiedo a chi non amai.
Forse verrò domani ad un prato
verde, – e non sarò più solo.
…
Dario Bellezza, Tutte le poesie, a cura di Roberto Deidier (Mondadori, 2015)
la poesia è tratta da L’avversario, Mondadori, 1994
foto di Dino Ignani
Dario Bellezza, poeta e narratore (Roma 1944 – ivi 1996). Nel 1971 pubblicò la prima raccolta di poesie, Invettive e licenze, con cui, grazie anche all’autorevole avallo di P. P. Pasolini, si affermò nell’ambiente letterario romano come una delle figure più rappresentative di una nuova generazione di poeti, non compromessa con le ragioni della neoavanguardia.
da Enciclopedia Treccani online
la biografia completa Qui: https://www.treccani.it/enciclopedia/dario-bellezza/